
TEORIA DEGLI IMMORTALI
DETTA ANCHE “DELL’OSSERVATO E DELL’OSSERVATORE”
I fondatori della Filosofia Neurocomunicativa vogliono ricordare che questa teoria come tutte le altre da noi formulate in questo trattato, è stata scritta non per una pubblica lettura, ma per pochi individui intuitivi! È stata formulata per quei particolari soggetti che riescono a percepire, sentire, intuire che oltre al quotidiano c’è dell’altro, un sistema superiore e unificato nel quale siamo immersi e del quale facciamo allo stesso tempo parte, dove il nostro essere non è altro che un’espressione del tutto. Questi particolari individui riescono a percepire in vari modi che quello che vediamo, tocchiamo e quello in cui viviamo non è altro che un’elaborazione del nostro cervello, dove il Tutto altro non è che una proiezione decodificata.
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Abbiamo osservato e analizzato i comportamenti umani con le proprie caratteristiche e le proprie particolarità e abbiamo formulato la “teoria dell’Immortalità”. Con grande soddisfazione per i risultati raggiunti, dopo innumerevoli esperimenti e ricerche annunciamo da parte del nostro gruppo di studio guidato da uno dei massimi Teorici della Realtà: la formulazione efficace della “Teoria dell’Immortalità degli Uomini“. Proprio così la Morte, come convenzionalmente la conosciamo e percepiamo “non esiste realmente”. Questa teoria profondamente Innovativa e Rivoluzionaria è stata da noi denominata “dell’Osservatore e dell’Osservato”!
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Riflettete.
Il nostro “soggetto Osservatore” rappresenta un’esistenza, un essere della nostra realtà convenzionalmente percepita: “non direttamente interessato“ questo soggetto si comporta e agisce come spettatore (attivo o passivo), osservatore di eventi, di fatti e accadimenti che non riguardano la propria persona, la propria esistenza, insomma non riguardano la propria “realtà percepita” personale e unica! Esso è semplicemente una presenza fisica e mentale attiva “nell’altrui” realtà quotidiana convenzionale!
Siamo giunti alla conclusione e all’affermazione convinta che “il soggetto Osservatore” vive tutta la sua vita in un proprio mondo, in una sorta di dimensione percepita singolarmente e unitariamente, una personale proiezione del proprio essere e del proprio sentirsi, relazionandosi in modo soggettivo e distinto attraverso l’interazione costante con gli altri esseri viventi e il tutto che lo circonda.
Il nostro “soggetto Osservatore” rappresenta un’esistenza, un essere della nostra realtà convenzionalmente percepita: “non direttamente interessato“ questo soggetto si comporta e agisce come spettatore (attivo o passivo), osservatore di eventi, di fatti e accadimenti che non riguardano la propria persona, la propria esistenza, insomma non riguardano la propria “realtà percepita” personale e unica! Esso è semplicemente una presenza fisica e mentale attiva “nell’altrui” realtà quotidiana convenzionale!
Siamo giunti alla conclusione e all’affermazione convinta che “il soggetto Osservatore” vive tutta la sua vita in un proprio mondo, in una sorta di dimensione percepita singolarmente e unitariamente, una personale proiezione del proprio essere e del proprio sentirsi, relazionandosi in modo soggettivo e distinto attraverso l’interazione costante con gli altri esseri viventi e il tutto che lo circonda.
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Il nostro “soggetto Osservato” a differenza dell’Osservatore rappresenta un’esistenza, un essere della nostra realtà convenzionalmente percepita: “Direttamente interessato e coinvolto“ si comporta e agisce come un soggetto partecipe “che prende parte alla propria vita ed esistenza” da protagonista attivo e diretto, di eventi, di fatti e accadimenti che riguardano la propria persona, la propria essenza, insomma riguardano la propria realtà percepita come personale e unica! Esso costituisce ed è una presenza fisica, oltre ad essere un’individualità mentale “consapevole e attiva”!
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Il nostro “soggetto Osservato” a differenza dell’Osservatore rappresenta un’esistenza, un essere della nostra realtà convenzionalmente percepita: “Direttamente interessato e coinvolto“ si comporta e agisce come un soggetto partecipe “che prende parte alla propria vita ed esistenza” da protagonista attivo e diretto, di eventi, di fatti e accadimenti che riguardano la propria persona, la propria essenza, insomma riguardano la propria realtà percepita come personale e unica! Esso costituisce ed è una presenza fisica, oltre ad essere un’individualità mentale “consapevole e attiva”!
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L’Osservato vive tutta la sua vita in un proprio mondo di soggettive percezioni e sensazioni personali, in una sorta di privata dimensione percepita singolarmente e unitariamente, una personale proiezione del proprio essere e del proprio sentirsi, relazionandosi in modo unico e distinto, attraverso l’interazione costante “non più” con gli altri esseri viventi e il tutto che lo circonda, “ma con se stesso” e la propria intima dimensione dell’essere e del proprio percepirsi nel “Tempo e nello Spazio”.
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Sia per “il soggetto Osservatore” che per “il soggetto Osservato”sono prodotte interpretazioni e codifiche dal nostro apparato cerebrale convenzionale (cervello) singolarmente e soggettivamente! Possiamo così comprendere che lo stesso oggetto o cosa materiale, lo stesso suono, la stessa immagine, sono sempre e completamente differenti (propria realtà cerebrale) secondo il soggetto che li percepisce con il proprio apparato di codifica ed elaborazione neurale. Con certezza, affermiamo che qualsiasi cosa o essere contenuto nel nostro Universo è sempre percepita in modo differente da soggetto a soggetto.
La diversità che contraddistingue ogni essere vivente rappresenta un mondo e una dimensione unica “la propria”, dove differenti universi e stati dell’essere non possono e mai potranno accedere insieme. Questi potranno unicamente interagire, sempre e solo con una propria e unica visione esistenziale, spaziale e temporale!
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La diversità che contraddistingue ogni essere vivente rappresenta un mondo e una dimensione unica “la propria”, dove differenti universi e stati dell’essere non possono e mai potranno accedere insieme. Questi potranno unicamente interagire, sempre e solo con una propria e unica visione esistenziale, spaziale e temporale!
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Paradossalmente, siamo giunti alla conclusione e all’affermazione convinta che qualsiasi essere umano vivente: rappresenta, ed è in realtà sia un “soggetto Osservatore” che un “soggetto Osservato”! Queste due figure della nostra realtà convenzionalmente conosciuta: per un’insolita, singolare e misteriosa logica dell’esistenza sono “simultaneamente e contemporaneamente Osservato e Osservatore”. Infatti, esistono con le proprie caratteristiche (sopra citate) entrambi nello stesso tempo e nello stesso spazio della nostra realtà e rappresentano in fondo due sistemi profondamente differenti ma simultanei “vivono ed esistono nello stesso istante l’uno dell’altro!”.
ADESSO FORMULEREMO ALCUNI ESEMPI PER UNA RAPIDA E SEMPLICE COMPRENSIONE DELLA NOSTRA “TEORIA DELL.’IMMORTALITÀ DEGLI UOMINI“ :
Immaginate di trovarvi su una bella strada piena di verde, e mentre passeggiate assistete in qualità di “soggetto Osservatore” all’investimento da parte di un’automobilista di un pedone che camminava sulle strisce! Accorrete subito per prestare soccorso al malcapitato e vi accorgete purtroppo che il povero uomo investito, il “soggetto Osservato” è deceduto in seguito all’impatto con la macchina investitrice.
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Immaginate di trovarvi su una bella strada piena di verde, e mentre passeggiate assistete in qualità di “soggetto Osservatore” all’investimento da parte di un’automobilista di un pedone che camminava sulle strisce! Accorrete subito per prestare soccorso al malcapitato e vi accorgete purtroppo che il povero uomo investito, il “soggetto Osservato” è deceduto in seguito all’impatto con la macchina investitrice.
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Riflessione:
Nella brutta e poco piacevole scena prima descritta è ben chiaro che voi siete come soggetto reale “l’Osservatore” dell’evento accaduto, mentre il povero pedone investito e deceduto (convenzionalmente) a causa dell’impatto, rappresenta come soggetto reale “l’Osservato” dell’evento a egli inconsapevolmente accaduto.
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Nella brutta e poco piacevole scena prima descritta è ben chiaro che voi siete come soggetto reale “l’Osservatore” dell’evento accaduto, mentre il povero pedone investito e deceduto (convenzionalmente) a causa dell’impatto, rappresenta come soggetto reale “l’Osservato” dell’evento a egli inconsapevolmente accaduto.
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Adesso chiediamo a chi legge e interpreta questo nostro Testo e nello specifico a chi legge e interpreta questa nostra Teoria “dell’Immortalità” tanta elasticità mentale, tenendo seriamente e concretamente presente “gli ultimi sbalorditivi sviluppi della fisica e meccanica quantistica”, inoltre “il lettore deve tener presente che il mondo scientifico ha concretamente teorizzato l’esistenza di molte altre dimensioni oltre a quelle da noi conosciute attualmente” e infine allo stesso modo “il lettore deve tener presente la seria teorizzazione da parte del mondo scientifico dell’esistenza di innumerevoli Universi Paralleli al nostro” quindi tenendo in giusta e seria considerazione tutto ciò: vi siete chiesti, domandati e per un attimo avete avuto il dubbio che il diretto interessato in questo caso il povero pedone investito dall’automobilista e deceduto convenzionalmente in questa realtà, insomma “il soggetto’Osservato” non avendo percepito coscientemente e in modo diretto il brutto evento, con la propria conseguente morte “convenzionale” non stia continuando a vivere in un universo parallelo? Perché il poveretto investito “l’Osservato” forse della propria fine non ha avuto proprio nessuna notizia, tanto è vero che non ha avuto né il modo, né il tempo, né lo spazio di provarla, sentirla e soprattutto viverla e percepirla “questa tanto terrificante morte convenzionale!”.
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Cerchiamo ora di andare oltre la convenzionalità usando molta elasticità mentale da parte nostra e vostra: potremmo ipotizzare per il pedone “soggetto Osservato” morto convenzionalmente, una nuova esistenza istantanea e parallela alla nostra, ma allo stesso Tempo e Modo alternativa! E se fosse solo “il soggetto Osservatore” non diretto interessato nell’evento specifico della realtà convenzionale a vedere la morte e la fine dell’esistenza materiale di quel determinato soggetto “chiamato Osservato” nel proprio mondo e universo personale, soggettivamente cerebrale e virtuale? Quello “dell’Osservatore” rappresenta, costituisce, è: un universo e un mondo inviolabile da parte di qualsiasi altro soggetto o essere!
E se il diretto interessato “il soggetto Osservato” con il proprio non duplicabile universo cerebrale e virtuale: quel segmento della coscienza che ognuno di noi possiede in modo singolo, dove nessun altro può accedere ”continuerebbe ad esistere?”.
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E se il diretto interessato “il soggetto Osservato” con il proprio non duplicabile universo cerebrale e virtuale: quel segmento della coscienza che ognuno di noi possiede in modo singolo, dove nessun altro può accedere ”continuerebbe ad esistere?”.
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E se questo non sapere, non comprendere, non capire e soprattutto non intuire da parte “del soggetto Osservatore” sarebbe semplicemente una conseguenza della limitata conoscenza umana, con i propri limitati parametri in merito a quel 95% della materia dell’Universo a noi tutti completamente sconosciuta e oscura! Oppure è la conseguenza della non conoscenza e comprensione di quel 95% delle nostre zone e funzioni cerebrali con i propri meccanismi estremamente evoluti rispetto alle nostre conoscenze scientifiche convenzionali attuali.
Se fossero tutti questi nostri limiti terreni convenzionali, a non farci comprendere a noi tutti “che gli esseri umani sono Immortali” perché possono accedere a esistenze parallele e istantanee in universi alternativi, simultanei e nuovi “per un tempo Infinito?”.
Potremmo fare ancora tanti e tanti esempi, ma noi della Filosofia Neurocomunicativa siamo convinti che avete compreso il senso del nostro Teorema!
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Se fossero tutti questi nostri limiti terreni convenzionali, a non farci comprendere a noi tutti “che gli esseri umani sono Immortali” perché possono accedere a esistenze parallele e istantanee in universi alternativi, simultanei e nuovi “per un tempo Infinito?”.
Potremmo fare ancora tanti e tanti esempi, ma noi della Filosofia Neurocomunicativa siamo convinti che avete compreso il senso del nostro Teorema!
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Continuiamo con l’esempio dell’Universo, noi ricercatori del gruppo di studio sulla Realtà consideriamo il nostro Universo: “ l’unione e l’insieme di tutte le cose esistenti nel creato!”
Secondo le Teorie convenzionali, l’Universo è un condensato di energia, di spazio e di tempo. Volendo ipotizzare una forma da noi immaginabile (convenzionalmente) dello stesso Universo, possiamo solo timidamente affermare che questa ci viene fornita non in modo del tutto chiaro: unendo tutti i tipi di materia in esso contenuta, costituita dall’insieme dei pianeti, delle stelle e ammassi galattici, senza tralasciare le importantissime e primarie radiazioni e/o onde elettromagnetiche.
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Secondo le Teorie convenzionali, l’Universo è un condensato di energia, di spazio e di tempo. Volendo ipotizzare una forma da noi immaginabile (convenzionalmente) dello stesso Universo, possiamo solo timidamente affermare che questa ci viene fornita non in modo del tutto chiaro: unendo tutti i tipi di materia in esso contenuta, costituita dall’insieme dei pianeti, delle stelle e ammassi galattici, senza tralasciare le importantissime e primarie radiazioni e/o onde elettromagnetiche.
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Adesso cercheremo di dare risposta a un quesito di primaria importanza per la giusta comprensione della nostra Teoria dell’Immortalità: “Perché gli esseri umani con la propria essenza dovrebbero essere destinati all’immortalità”? Per evitare qualsiasi spiacevole equivoco vogliamo informare che si sta parlando di un’immortalità non in senso o ambito religioso!
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Ecco la nostra risposta al quesito dell’immortalità: riuscendo a percepire in senso pieno la vera natura e la vera essenza della nostra reale esistenza, considerandola come parte integrata ed integrante di un sistema o essere a noi sconosciuto! Dobbiamo comprendere e capire che il tempo unitario della nostra vita appartiene solo ed esclusivamente a noi, non ad altri, compreso il tempo e tutto quello che lo riempie, anche nella sua dimensione spaziale! Ogni essere vive la propria vita nel proprio tempo, non in quello di altri, forse esisteranno vite e tempi paralleli e contemporanei!
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Gli essere umani è come se indossassero inconsapevolmente un vestito! Proprio così come se calzassero un abito, qualcosa che ci ritroviamo addosso ma allo stesso tempo e qualcosa che ci avvolge, ci contiene e ci custodisce al proprio interno, questa sorta di vestito non richiesto e non consapevolmente indossato viene da noi chiamato: “Universo”!
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Durante la nostra esistenza in questa realtà, ma allo stesso tempo in una o più realtà molto più grandi, articolate e complesse, perché universali: la nostra essenza innumerevoli volte senza accorgersene coscientemente, per una specie di principio e meccanismo “quantistico” si ritrova a calzare un vestito diverso, e questo cambio o per meglio dire questo salto interdimensionale e interspaziale, chiamato per praticità e semplificazione “Vestito”, rappresenta un vero e proprio salto in un “Universo parallelo”.
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Noi umani con le nostre essenze, viviamo continuamente di questi salti interdimensionali e spaziali: non ci accorgiamo di tutto ciò e di tutto quello che avviene “compreso i salti quantici in universi paralleli” perché siamo umanamente molto limitati nell’evoluzione e nell’uso delle nostre facoltà dei nostri apparati cerebrali,mentali e neuronali! Questi nostri apparati per esempio ”il cervello” con le sue immense qualità e caratteristiche viene da noi usato in modo cosciente e consapevole solo al 5% delle proprie potenzialità e performance! Logicamente bisogna dedurre che questa nostra grande e marcata limitatezza cerebrale e mentale, fa in modo da ridurre, contenere, arginare e diminuire queste nostre capacità innate: a tal punto che non possiamo coscientemente registrare e vivere l’evento “il salto quantico in un universo parallelo simultaneo”!
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Realmente basta un niente, un semplice “Tac” e ci ritroviamo inconsapevolmente proiettati in un’altra realtà! Questa è la prova più evidente e lampante che noi tutti siamo “Universalmente Immortali”!
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A tutti noi “soggetti evoluti” del gruppo di ricerca sulla Realtà Neurocomunicativa, capita spesso di incontrare e dialogare con persone che hanno paura o per meglio dire la “fobia” della propria morte fisica ed esistenziale: “Paura della fine, paura di non esistere più, paura di morire, paura di lasciare cari e affetti”. Tutte queste paure e fobie seguono una logica umana: quella dello spirito di sopravvivenza anche dopo la morte.
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A tutti noi “soggetti evoluti” del gruppo di ricerca sulla Realtà Neurocomunicativa, capita spesso di incontrare e dialogare con persone che hanno paura o per meglio dire la “fobia” della propria morte fisica ed esistenziale: “Paura della fine, paura di non esistere più, paura di morire, paura di lasciare cari e affetti”. Tutte queste paure e fobie seguono una logica umana: quella dello spirito di sopravvivenza anche dopo la morte.
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A tutte queste persone preoccupate per la propria fine, in modo scherzoso testualmente diciamo: tranquilli che se non vi svegliate domattina non è successo niente di grave e di anomalo, voi siete semplicemente e materialmente morti in questa nostra realtà attuale! Perché così materialmente vi vediamo (morti e stecchiti) essendo noi dei “soggetti osservatori” e tutti noi crediamo che sia giunto il vostro momento: per lasciarci in pace e per raggiungere la vostra di pace dei sensi! Ma in realtà voi “soggetti Osservati” siete morti solo per noi che apparteniamo a questa vita: ma in verità siete vivi e vegeti e vi trovate a vivere in una realtà e in un Universo parallelo e simultaneo nuovo di zecca “creato da e per voi”. Quindi tranquillizzatevi tutti perché ”Siete Immortali” nel senso più ampio del termine!
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Molto spesso sentiamo raccontare da parte di persone, sedicenti medium o sognatori: che questi ultimi “parlerebbero” con persone o entità che sono morte materialmente e fisicamente (per convenzionalità) queste persone ed entità defunte affermano di trovarsi in un posto bellissimo, testualmente dicono di trovarsi “nell’aldilà”! Queste persone, entità defunte fisicamente inoltre affermano di stare bene e di trovarsi in una specie di “Universo parallelo al nostro” (anche se molto spesso non definiscono con novizia di particolari il posto dove si trovano).
Ragionando con logica ed elasticità mentale: forse realmente per queste persone morte fisicamente, per noi che siamo dei “soggetti Osservatori” e consideriamo questi soggetti defunti come dei “soggetti Osservati ” è possibile ipotizzare “il famoso salto quantico in un universo parallelo e simultaneo”! Paradossalmente e in contrasto con qualsiasi legge e principio della scienza convenzionale a noi conosciuta: “Questi esseri con le proprie essenze, forse si ritrovano realmente e inconsapevolmente proiettati in un’altra realtà uguale alla nostra!”.
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CONCLUDENDO:
Se questa nostra teoria dell’Immortalità fosse realmente esatta come noi fermamente crediamo “Cosa bisognerebbe incominciare a fare?” Forse si dovrebbe incominciare a infrangere i modelli precostituiti che per millenni hanno generato solo ignoranza e false credenze, limitando la nostra conoscenza “Collettiva” e il nostro sapere in merito alla realtà presente in tutti noi e nello specifico nella nostra coscienza: limitandoci e precludendoci una via, una vita, una strada più profonda, vera e reale “VERSO L’IMMORTALITÀ DELL’ESSERE!”.
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Questa Teoria “dell’Immortalità degli Uomini” non è stata volutamente e saggiamente pubblicata finora dal nostro gruppo di ricerca sulla Realtà Neurocomunicativa per tenere lontano ogni forma di estremismo controproducente! Il nostro interrogativo è: “Se questa teoria venisse sposata in pieno da soggetti estremisti e fanatici, cosa potrebbe comportare tutto ciò?”.
.Questa Teoria “dell’Immortalità degli Uomini” non è stata volutamente e saggiamente pubblicata finora dal nostro gruppo di ricerca sulla Realtà Neurocomunicativa per tenere lontano ogni forma di estremismo controproducente! Il nostro interrogativo è: “Se questa teoria venisse sposata in pieno da soggetti estremisti e fanatici, cosa potrebbe comportare tutto ciò?”.
© Pacifico Gammella
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