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sabato 17 aprile 2010

TEORIA DEI FENOMENI ATMOSFERICI

Detta anche “dei banchi di nebbia”
I fondatori della Scienza Neurocomunicativa, osservando e analizzando le reali potenzialità umane nel loro complesso e con le loro caratteristiche, hanno formulato “la Teoria dei Fenomei Atmosferici”.
Noi della Neurocomunicativa consideriamo la nostra vita, una realtà proiettata in modo virtuale in uno “specifico Sistema collettivo”, dove il nostro cervello rappresenta una sorta d’antenna e allo stesso tempo una sorta d’elaboratore olografico! Affermiamo in modo convinto che il mondo reale e materiale, il sistema che ci avvolge e ci contiene, quello che vediamo tutti i giorni intorno a noi, quello che ci circonda in ogni parte e luogo, è completamente differente da come sembra e appare!
Questa teoria è stata formulata dopo attente e meticolose riflessioni su fatti ed eventi accaduti, tenendo in primo piano il fattore “Percezione” con le specifiche e singolari sensazioni avvertite e registrate dall’essere umano attraverso il proprio apparato cerebrale e sensoriale. Il tutto collegato ad eventi valutabili nella dimensione spaziale e temporale.
Facciamo alcuni semplici esempi. Quante innumerevoli volte avete fatto riflessioni e considerazioni su cose accadute ed avete testualmente affermato: “Oggi il cielo è molto nuvoloso mi sento giù!”, “Con queste nuvole e questa pioggia mi sento una strana sensazione di malessere!”, “Ne ero sicuro con un cielo così grigio mi sarebbe andato tutto storto!”, “Quando sta per cambiare il tempo il mio fisico mi avverte con tanti doloretti e fastidi forse sono meteoropatico!”. I fondatori della Scienza Neurocomunicativa, osservando e analizzando le reali e convenzionali “sensazioni e percezioni” psicofisiche umane nel loro complesso e con le loro caratteristiche, hanno formulato “la Teoria dei Fenomeni Atmosferici”.
Il nostro gruppo di ricerca attraverso attente analisi, sperimentazioni e osservazioni pratiche e teoriche ha potuto realmente e concretamente osservare tutto ciò giungendo alla convinta affermazione che “i fenomeni meteorologici e l’alternarsi delle fasi atmosferiche” realmente e praticamente producono degli effetti osservabili e registrabili sulla struttura Cerebrale e Fisica degli esseri umani!
Bisogna per prima cosa tenere presente una nostra ferma convinzione, principio basilare e fondamentale “Tutto sembra come non è” infatti, quelli che possono sembrare ai nostri sensi degli ordinari eventi atmosferici come un semplice temporale, oppure una giornata piovosa e grigia, ancora il fenomeno del cielo ricoperto e tappezzato di nuvoloni carichi di pioggia: in realtà questi eventi hanno un significato completamente diverso da quello convenzionale e quindi tali eventi atmosferici (apparentemente normali e ordinari) hanno un “senso e un significato” specifico e differente dalla credenza comune e dalla consuetudine secolare radicata in tutti gli uomini compresi quelli del mondo scientifico. Questi fenomeni atmosferici producono effetti così profondi sulla struttura vivente tanto da farci sostenere e affermare con convinzione la grande “interagibilità” con l’uomo. Noi della Scienza Neurocomunicativa sosteniamo che la vera logica, il giusto significato, il reale motivo di un temporale o di una giornata di nuvole e pioggia è da ricercare nell’ambito di motivazioni e cause che hanno una provenienza, un’origine, un’utilità totalmente differente da quella fin ora affermata e accettata dalla nostra comune e ordinaria logica collettiva e di pensiero!
Infatti, seconda la nostra Teoria dei Fenomeni Atmosferici, questi eventi atmosferici non servono a produrre acqua o altro, ma hanno un significato primario e originario molto diverso e profondo da quello fino ad oggi dato per scontato in modo del tutto convenzionale. Il significato dei fenomeni atmosferici non sono per noi legati alla natura, all’acqua, all’umidità, al vapore e ai tanti vantaggi e svantaggi che questi fenomeni apportano nella nostra esistenza fisica e terrestre!
Riflettete.
Quante innumerevoli volte avete notato in modo del tutto spontaneo e naturale, che nei giorni di nebbia o pioggia quando le grosse nuvole scure e grigie si avvicinano al suolo avete osservato e provato personalmente a livello psicofisico e sulla vostra pelle degli effetti poco piacevoli: mal di testa, dolori ossei, malumore, tristezza, noia, depressione, svogliatezza e tant’altro?
Vi siete mai chiesti il perché di tutta questa complessa fenomenologia con evidenti effetti negativi sul vostro apparato fisico e mentale? La pioggia, la nebbia e le nuvole esistono da quando esiste tutto il creato compreso il sole, quindi perché una bella giornata serena e piena di calda luce solare dovrebbe apportavi buonumore e altro, mentre una giornata nebbiosa, grigia e piovosa dovrebbe apportarvi necessariamente solo fastidi in tutti i vostri sensi?
Noi della Neurocomunicativa crediamo che nel momento in cui si crea un fenomeno atmosferico ad esempio una perturbazione che si avvicina al suolo e quindi agli stessi esseri umani: gli organismi viventi vengono investiti e sono sottoposti ad una sconosciuta anomalia elettromagnetica e sensoriale che va a produrre effetti non piacevoli e non del tutto conosciuti, sia a livello molecolare quindi sulla materia strutturale degli stessi esseri viventi, sia sotto l’aspetto fisico e cerebrale, a tal punto da creare interferenze concrete e conseguenze sfavorevoli e ostili allo stesso soggetto! Tutta questa fenomenologia così profonda e per un certo verso “misteriosa” e ancora tutta da spiegare e analizzare: attualmente la scienza moderna, in merito a tantissimi fenomeni e avvenimenti che accadono in natura e nel quotidiano, non è in grado di fornire spiegazioni e risposte soddisfacenti. Il non conoscere la causa di tanti fenomeni in natura fa presumere l’esistenza a noi sconosciuta di uno o molteplici sistemi.
Adesso formuleremo un semplice esempio per una rapida comprensione della nostra Teoria dei Fenomeni Atmosferici
Quante volte vi sarà capitato di osservare il cielo, le nuvole, oppure una fitta nebbia che man mano si avvicina alle nostre città e a noi tutti: possiamo osservare che nel giro di pochi istanti ci ritroviamo avvolti e immersi in questa specie di cappa impenetrabile ai nostri comuni sensi! Per la scienza moderna e per le nostre conoscenze convenzionali il manifestarsi “del banco di nebbia” rappresenta un semplice e innocuo “fenomeno meteorologico” tipico della troposfera e consistente nella formazione di strati di aria umidi condensati in minuscole gocce in prossimità del terreno, con conseguente diminuzione della visibilità “Insomma una semplice foschia o caligine che procura un offuscamento del grado di trasparenza dell'atmosfera”!
Per noi ricercatori e studiosi della Realtà Neurocomunicativa le cose non stanno realmente così infatti, quello che può sembrare un semplice fenomeno atmosferico ad esempio un banco di nebbia che ci avvolge, per noi “ha un significato profondamente diverso”. Ed è proprio per questa motivazione che vogliamo ricordare che l’unico mezzo per arrivare alla conoscenza vera è quello di andare oltre. Per noi questo andare oltre è il solo modo per giungere ad una reale conoscenza di come veramente sono e stanno le cose!
CONCLUDENDO
Perché questa semplice nebbia dovrebbe procurarci dei disturbi, sensazioni diverse, anomalie varie? Per quale impenetrabile e oscura motivazione la causa dei nostri inspiegabili fastidi a danno dei nostri apparati dovrebbe essere questa “innocua nebbia e foschia”? Dopo attente e accurate riflessioni noi della Neurocomunicativa siamo giunti alla seguente conclusione: i banchi di nebbia essendo formati da minuscole goccioline tutte collegate, creano un unico ambiente atmosferico “rendendo il Tutto unico e uno” applicando una nota citazione della fisica quantistica che recita: sia a livello molecolare che a livello cellulare nell’Universo siamo tutti collegati e connessi gli uni con gli altri!
Per pura “logica” dobbiamo a questo punto dedurre che “in questo unico ambiente atmosferico” (il banco di nebbia) creato dall’unione costante delle goccioline d’acqua: vige la massima espressione della sincronia e dell’interconnessione esistente nell’Universo e tra gli esseri viventi! Quindi per un evidente principio di simultaneità e corrispondenza perfetta il singolo soggetto (uomo) non in modo volontario e voluto percepisce, prova e subisce a seconda dei casi: influenze negative o positive provenienti da altri esseri umani! Questo accade perché in questo ambiente atmosferico unico dove siamo tutti collegati e interconnessi per sincronicità, avvengono dei veri e propri collegamenti e interscambi tra gli esseri umani, questi collegamenti creano degli scambi di informazioni, influenze, sensazioni e altro. Quindi possiamo affermare con certezza: che gli esseri umani anche se inconsapevolmente, anche se non volontariamente, attuano e praticano a vicenda degli scambi non convenzionali e non consapevoli di dati “sia negativi che positivi” sotto ogni aspetto!
Adesso possiamo realmente e concretamente sostenere con decisione che “i fenomeni meteorologici e l’alternarsi delle fasi atmosferiche” realmente e praticamente procurano degli effetti osservabili e registrabili sulla struttura Cerebrale e Fisica degli esseri umani!
Attenzione però: questi fenomeni atmosferici non rappresentano la “causa” ma solo il “mezzo di Comunicazione e Interconnessione” tra gli esseri viventi! Ricordate che la nebbia, la pioggia, il vento, ecc., non sono la causa degli eventi e sensazioni che l’essere umano registra o subisce soggettivamente, questi rappresentano semplicemente “il mezzo di trasporto” per così dire poco convenzionale, infatti in presenza di questi eventi atmosferici osserviamo in tutti noi “sincronismo”, “contemporaneità”, “simultaneità” di eventi e sensazioni (fisiche e cerebrali) che si corrispondono in modo perfetto nello stesso periodo, attraverso un invisibile e impercettibile “legame di interdipendenza” tra fatti e idee.
Concludiamo questo nostro Teorema dei Fenomeni Atmosferici con una nuova e piacevole consapevolezza “abbiamo scoperto un nuovo Canale e un nuovo Collante Universale” questo ci permette di attuare l’interscambio e la comunicazione delle nostre soggettive sensazioni con gli altri esseri viventi “in questo grandioso posto chiamato UNIVERSO!”.
© Pacifico Gammella
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